Un sabato di pura bellezza
Ogni momento è buono per parlare di cultura e altre amenità. In questo caso, l’occasione ce la dà il “ Festival Castelli in Aria ” di Villette – Valle Vigezzo (VB). Manifestazione giunta quest’anno alla terza edizione che ha in sé un po’ di teatro, tanta cultura e decisamente parecchia amenità.
Andiamo per ordine…
Il vostro narratore era a Domodossola per alcuni incontri stimolanti e interessanti legati a futuri progetti. Consapevole di una estate destinata alla scrivania ed al PC, il suddetto furbo ha pensato di fermarsi una notte in zona, con l’idea di rinfrescare la mente e recuperare un giorno di riposo.
L’amico Sergio Bonzani, fotografo visionario ed illuminato, che abita proprio in Val Vigezzo, mi incuriosisce con questa bellissima iniziativa di Sara Tadina, che da tre anni porta artisti nazionali ed internazionali ad esibirsi per le strade di questo gioiellino di paese incastonato tra le montagne.
Villette è un mucchietto di case di pietra arrampicate sul costone del lato sinistro della Valle. La strada finisce in un parcheggio, e da lì inizia il paese.
In un caldo sabato di Giugno ogni angolo, ogni piazzetta, cortile via lastricata del paese si colora d’arte.
C’è la PrismaBanda Street Band, che veste i panni di una orchestra gitana male in arnese, ma in realtà mostra uno spettacolo raffinato, divertente e poetico. Una performance in cui la musica è, certo, protagonista, ma anche veicolo per coreografie, fiabe e danze… con gli strumenti in mano e in braccio, sotto il sole.

C’è la Cucina errante, un carro spinto da due stralunati clown, assediato dai bambini (ma anche dagli adulti), che gira per il paese con le sue storie di cucina e fame e piccole cose importanti. Piccoli sketch che fanno ridere grandi e piccoli con leggerezza, ma parlano di commedia dell’arte e di teatro povero d’altri tempi.

C’è la coppia Argentina di clown e acrobati Cia Apariciones, con lo spettacolo Truli-Tru: una struttura alta tre piani attorno alla quale lui e lei volteggiano, tenendo tutti col fiato sospeso, ma senza farci mancare le gag e le risate.

E c’è Orizzonte Teatro che con le Microstorie per bambini recupera la poesia di fiabe antiche e racconti popolari.
C’è la mostra\laboratorio artistico; c’è la mostra fotografica di Sergio, che stampa con tecniche ottocentesche una serie di scatti ispirati ai racconti di Poe; ci sono i giochi artigianali, che riescono addirittura a tener lontani i bimbi dai tablet; ci sono tutte queste cose e di più: spettacoli di bolle di sapone e marionette, concerti…
Castelli in Aria è decisamente un successo: camminando avanti e indietro per il paese si incontrano famiglie, ragazzi, adulti e anziani tutti insieme col sorriso sulle labbra che si muovono felicemente a zonzo. Diretti alla mostra fotografica, decidono magari di fermarsi ad ascoltare la fiaba della vecchia e del pozzo, poi tutti in piazza che tra poco suona la banda! Ma la via è bloccata dalla Cucina Errante e dallo sciame umano che la segue, e allora si resta qui, a ridere tutti insieme delle disavventure dei due cuochi.

Se vi capita di passare di lì, fermatevi a Villette fare un giro: ci metterete 10 minuti. E poi rileggete questo post e vedete se vi riesce di immaginare tutto questo (e in realtà molto di più) nelle anse serpeggianti dei viottoli, nei cortili vinti dall’erba, nelle piazzette sempre in ombra…
Un luogo in cui staccare dal tran tran quotidiano
Lo sforzo di Sara è decisamente premiato, sia dalla qualità dei performers che dall’affluenza di pubblico. Castelli in Aria è un’esperienza di gioia e freschezza che fa bene al cuore di chiunque: per chi scrive, tormentato dal mestiere di chi usa il cervello come un tritasassi per produrre contenuti, è stata l’occasione per lasciarsi andare, per rilassare la mascella contratta e ricordarsi cosa vuol dire ridere, e “pensarci domani”.

Il vostro narratore cercava una scusa per staccare la spina, ma ha trovato molto di più. Castelli in Aria è un modo di essere leggeri, spensierati e felici. È un posto dell’anima che troppo facilmente si dimentica, chiusi tra una bolletta, una scadenza e quel particolare lavoro che proprio non vogliamo fare…
Il prossimo giugno sicuramente riporterò la mia animaccia tutta rattoppata a Villette, per un bagno di freschezza rinvigorente, e per non dimenticare come dovremmo sentirci, facendo questo lavoro pazzo e bellissimo.