Per un recupero della dignità del sesso (attraverso la ragione)

 

Il vostro umile reporter si è imbattuto in una questione etica non indifferente. Questa settimana parliamo di Amore e Sesso. Entrambi con la maiuscola, con pari dignità.

Nella vita da isolati, hanno preso prepotentemente piede le dating app. Ci riferiamo qui a quelle applicazioni espressamente studiate per trovare qualcuno: un amore, un compagno, un confidente con cui chattare o un paio di incontri di sesso puro e semplice.

 

Ph. Mika Baumeister

Se volete un’idea dell’impatto che ha avuto il COVID sulla nostra vita sessual-sentimentale, date un’occhiata alle statistiche dei download di TINDER, HAPPN, BADOO e di tutti i loro fratellini.

https://www.agi.it/innovazione/news/2020-03-17/coronavirus-tinder-app-incontri-7613669/

Il vostro redattore di fiducia non è esente da tentazioni, e si è fatto la propria, umile, personalissima opinione. Solo quella si è fatto: l’opinione.

Il pubblico dei Tinderini (non ce ne vogliano gli sviluppatori delle altre app, se li chiamiamo così) sono divisi in due fazioni, in base a quello che cercano dall’esperienza sull’applicazione: come i guelfi e i ghibellini.

A grandi linee ci sono i cercatori di sesso, che chiameremo in codice GLI ARRAPATI e i cercatori di relazioni stabili, d’amore, se ci si può ancora macchiare la bocca con questa parola desueta. Chiameremo questi ultimi I NO-O.N.S., prendendo a uso quindi l’acronimo infestante presente sui profili di chi non cerca una sola notte di passione ( NO ONE NIGHT STAND).

 

Ph. La Valnerina, L’Umbria che cercavi, Fotostream

Per tradizione e religione siamo abituati a pensare che i cercatori di volgare sesso ginnico siano demoni dissennati, mentre chi cerca l’ amore è persona illuminata e matura.

Ma è davvero così?

Chi cerca amore sceglie le proprie compatibilità sulla base di una foto e qualche informazione generica. Si fa un’idea dell’altra persona e decide che vale la pena conoscerla meglio.

Allora si chatta un po’ sull’applicazione e poi, se tutto va bene, se non ci si stufa, ci si confida il cognome, e si entra in contatto sui social.

Iniziamo con le foto sfocate del capodanno scorso, poi con quelle a pancia di fuori a Follonica e a seguire quelle con i\gli\le ex. Si spulciano post e commenti pro o contro Salvini, pro o contro le vaccinazioni, il veganesimo, la musica rock, la musica pop, la musica da camera, la religione, la squadra del cuore.

Se la relazione virtuale sopravvive a questa gogna, si chatta un po’ anche su Messenger e poi, con un po’ di fortuna, si passa a Whatsapp. Magari qualche telefonata…

E poi arriva il momento dell’incontro: nel 2020 si deve aspettare l’avvento di una delle parentesi di libertà concesse tra un lockdown e l’altro: una deroga per lo shopping natalizio, magari.

E a questo punto…

Se le aspettative sin qui sviluppate sono poi confermate dalla persona in carne e ossa…

Se nessuna sfiga si mette di mezzo, tipo grandine, incidenti stradali, rotture di tendine d’Achille (che è un fil rouge pazzesco)…

Se nessuno dei due fa errori grossolani, mancando di educazione, rispetto, senso civico e soprattutto igiene personale…

Se tutto quello a cui non avevate pensato va per il verso giusto, allora, forse, c’è un bacio. Magari anche una notte insieme, che gli anni 40 sono passati da 70 anni e possiamo anche far sesso, impunemente, prima del matrimonio.

 

Ph. Nathan Dumlao

 

In verità in verità vi dico che…

 

Gli ARRAPATI vivono un’odissea non dissimile da quella dei NO-O.N.S.

Perché è un mondo difficile per tutti, sentimentali e disincantati. Districarsi tra bugie, personalità incompatibili e la sana vecchia attrazione è un’impresa non meno difficile e non meno impegnativa.

Si fatica per arrivare a quel punto. Tra errori e correzioni di rotta. Tra delusioni, illusioni e disillusioni.

Ma ci si arriva. Prima o poi succede a tutti. Con la complicità del caso, della chimica e della forza dei grandi numeri. E qui sorge il problema.

Chi ha più di 30 anni, come il sottoscritto, che è il 33% più anziano di così, è consapevole che quel momento può essere incantevole, magico, bello, bellino, brutto, oppure SEMISBRIGOBECCOANCORAIMEZZI, oppure, in alcuni terribili casi (tratti da storie vere realmente accadute) DIOMIOQUANDOFINISCESTATORTURA.

Purtroppo non sempre scatta la scintilla: l’ affinità o c’è o non c’è.

Ph. Michael Prewett

Se questo è il caso, il cercatore d’amore ha fallito nella sua ricerca, ed è, paradossalmente, caduto in una storia di una notte. Una O.N.S.

Perché non costruirai mai una vera storia d’amore senza una buona intesa fisica. Se cerchi amore, ma il sesso con il tuo miglior candidato non va, passerai al prossimo match e dovrai ricominciare da capo.

E l’altra persona coinvolta in questa esperienza? Ha investito quanto te, moralmente e sentimentalmente, e se si è buttato in quell’abbraccio disastroso con te, evidentemente, era un NO-O.N.S., uno in cerca d’amore, o te lo ha fatto credere. Eppure, se ritieni che il sesso non funzioni, la relazione è fottuta per entrambi.

Se invece sei un ARRAPATO e il sesso con un altro ARRAPATO è andato male, non succede nulla di male. Niente strascichi, niente complicazioni: è negli accordi.

Se invece è stato bello: magari vorrai farlo un’altra volta. Magari due. Magari con il passare del tempo vi conoscerete meglio. Magari scoprirete che avete tanto in comune, oltre al sesso. O forse è proprio per quello che avete in comune che il sesso funziona.

Le conclusioni, del tutto prive di fondamento scientifico, sono che cercare l’amore è un atto egoista, tanto quanto lo sarebbe imporsi di non frequentare una persona con cui il sesso funziona bene. E stando così le cose: perché porsi limiti a priori? Perché escludere che una istante di contatto possa essere semplicemente bello. Una pura e semplice esigenza umana: che duri una notte, un anno o per sempre.

Prima che la sacra rota dei moralizzatori mi crocifigga, voglio chiudere questa dissertazione ribadendo che non sostengo a spada tratta il sesso mercenario, decontestualizzato e fine a se stesso.

Questo tedioso fiume di parole, tuttalpiù, sostiene che non esistono due estremi. Che ci è permesso essere attratti dalle persone di cui ci innamoreremo e che possiamo avvolgerci in una coperta di sudore per una sola notte di passione, senza per questo smettere di cercare l’amore.

Sto dicendo che non dovremmo porci il problema. Se solo vivessimo in un mondo ravvicinato, lontano dalla nostra asettica realtà distanziata, un mondo in cui il contatto umano ha ancora senso…

Ecco se vivessimo così, le persone civili dovrebbero amare solo il conoscersi l’un l’altro.

Solo per vedere cosa succede.

Ph Thought Catalog

AC, Editoriale, 07 Dicembre 2020

 

Leave a Reply